Segno di un’antica civiltà tra storia e spettacolo: Teatro romano di Sessa Aurunca…
Il teatro romano di Sessa Aurunca rappresenta uno degli edifici pubblici di età romana più imponenti scoperti nella provincia di caserta, ricca di tracce che testimoniano il passaggio di importanti civiltà nel nostro bellissimo territorio.
Costruito nel I sec. d. C. , sotto l’impero di Augusto e restaurato ed ampliato nel II sec. d. C., l’edificio allo stato attuale presenta mura conservate fino a venti metri d’altezza, comprende una cavea per un diametro di 110 metri con gradinate in calcare dove potevano assistere agli spettacoli dalle 7000 alle 10000 persone, avvolte in un’atmosfera che possiamo davvero immaginare magica ed incantevole.
Sempre riguardo alla struttura, importanti sono anche i resti del cosiddetto “velarium”, ovvero una grande copertura che serviva a proteggere gli spettatori dal sole e per la realizzazione della quale venivano utilizzate vele navali dismesse da cui deriva poi il termine velarium introdotto da Vitruvio in epoca augustea.
Il grande edificio scenico misura ben 40 metri con tre ordini sovrapposti di ben 84 colonne realizzate con marmi provenienti dalla Grecia, la Numidia e l’Egitto, per i capitelli furono utilizzati marmi di Carrara e di Atene.
Tra le varie sculture che decoravano il teatro ricordiamo le statue di Sabina, Plotina, Matilda Minore, Agrippina Maggiore e Livia.
Gli scavi che hanno riportato agli antichi fasti questo teatro immerso in una cornice naturale avente come sfondo la natura e il Golfo di Gaeta, sono iniziati nel 2001 e hanno permesso di restituire al popolo casertano, in particolare modo al popolo aurunco, un’importante traccia di una civiltà, quella romana, le cui origini e tradizioni si perdono nella notte dei tempi, attirando migliaia di visitatori all’anno.
Al fine di rivalutare questo “gioiello” dell’antichità il comune nel 2011 ha emanato un’importante iniziativa culturale, che va sotto il nome di Teatri di pietra, costituita da una serie di spettacoli teatrali che spaziano dalle commedie romane o tragedie greche in perfetto accordo con il clima del luogo, fino ad arrivare a commedie di squisito gusto contemporaneo con importanti protagonisti dello spettacolo nostrano.